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Gli eventi



13 febbraio 2015
Villa Terzoli (Brebbia) Le volontà di fine vita per
una scelta consapevole

incontro pubblico  
Le volontà di fine vita
per una scelta consapevole
 
relatrice 
Dott.ssa Melania Borgo


contenuti
L'incontro ha pressoché mantenuto gli stessi contenuti di quello tenutosi il giorno 08/11/13  ad Ispra in Sala Serra. Sono stati aggiunti due brevi filmati tratti dalla trasmissione di RAI1 TG1 DIALOGO, del 17 gennaio 2015, dal titolo Dialogo tra la vita e la morte a cura di Roberto Olla. Nei filmati sono riprodotti due momenti molto intensi di un'intervista che il curatore ha fatto a Walter Piludu, ex presidente della provincia di Cagliari, malato di SLA.
Nella corso serata è stato fatto un accenno alla possibilità di raccogliere e registrare (sulla Carta d'Identità) la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti. L'ufficio anagrafe del Comune di Ispra, nel corso del 2015, verrà attivato a questo proposito.

commenti all'incontro 

Grazie!
Grazie a Tutti. Vorrei nominarvi ad uno ad uno, ma rischierei di non essere sufficientemente esplicita con qualcuno. Tutti hanno dato il meglio di se stessi: la dottoressa Melania, Loris, l’'Assessore Moroni e ognuno dei partecipanti.
L’incontro a Brebbia del 13 febbraio 2015 rappresenta una nuova tappa importante e significativa.
L’argomento trattato è, e sempre rimarrà ostico, ma stiamo imparando ad affrontarlo con serenità e stiamo acquisendo la fiducia che potremo raggiungere il nostro obiettivo: fornire ai nostri cari uno strumento che li sollevi dalle responsabilità di difficili scelte e che li metta nella condizione di far valere le nostre volontà.

Antonietta

La sera di venerdì 13.02 a Villa Terzoli di Brebbia, si è tenuto un incontro pubblico di informazione sul tema: Le volontà di fine vita – per una scelta consapevole, alla presenza di un folto gruppo di persone.
Tema non certo facile ma, sono rimasta molto colpita da come l’interesse era generale, l’attenzione era generale. Si cercava di capire, di approfondire punti rimasti in sospeso. Si sentiva la necessità di condividere i dubbi, le incertezze, su un argomento così profondo. Mi sono sentita parte di un insieme che vuole prima capire e poi decidere cosa fare o cosa non fare. Un grazie quindi alla favolosa Melania Borgo, ai Figli di Anchise e in primis a Loris e a tutti noi che, ormai da anni, crediamo che insieme si possano portare avanti grandi cose.

Anna Mo.

La serata del 13 febbraio 2013 oltre che per la buona riuscita, mi ha colpito per due motivi.
Per primo il bisogno di affrontare e di parlare di quegli argomenti ritenuti troppo spesso dei tabù; venerdì sera è stata la prova lampante che quando viene loro offerta l’occasione, le persone partecipano agli incontri non solo passivamente (ascoltando) ma attivamente (discutendo, proponendo, mettendosi in gioco). La seconda cosa che mi ha colpito è la solitudine in cui viene lasciato il cittadino da chi è preposto a tutelarne ed ascoltarne i bisogni: mi riferisco al Legislatore, che non ci sente, e alle Istituzioni, paralizzate dalla mera ricerca del consenso. E' emblematica, in questo senso, la figura di quella signora di un paese vicino, che è venuta all’incontro con il suo testamento, scritto a penna qualche anno fa, e che si chiedeva (e ci chiedeva) «…e adesso cosa faccio?»

Loris
Villa Terzoli a Brebbia: una sala comunale, un'opera d'arte quasi completa, le immagini dei castelli e dei nostri laghi sui cartelloni appesi alle parete e cittadini comuni incuriositi dalla possibilità che si possa scegliere a quali trattamenti essere sottoposti nell'eventualità in cui, a causa di una malattia o di un trauma improvviso, non si fosse più in grado di esprimere il proprio consenso/dissenso informato. E così eccoci qui, pronti ad affrontare nuovamente il tema e desiderosi di approfondire e di capire dal momento che è necessario parlare anche di morte, o meglio della nostra morte, poichè forse è proprio qui che risiede il segreto di una vita serena. Nel corso della serata, abbiamo analizzato il panorama italiano in merito alle dichiarazioni anticipate di trattamento, ci siamo raccontati senza paura, consapevoli di condividere tutti il medesimo destino, consci della nostra mortalità e convinti della necessità di dover essere noi a scegliere anche nel corso dei nostri ultimi attimi di vita. Grazie, quindi, ai Figli di Anchise e alla loro determinazione, grazie all'Amministrazione comunale di Brebbia che ha osato e ci ha permesso di condividere il frutto del nostro lavoro anche con voi che c'eravate venerdì 13 febbraio e con voi che leggete queste righe e grazie soprattutto a tutti coloro che non hanno avuto timore di raccontarci le loro sensazioni, i loro timori e le loro storie di vita.
Melania
La serata a Brebbia è stata un’occasione importante e insolita per poter parlare con altre persone di cose che ci riguardano tutti molto da vicino. Ci sono strutture adeguate sufficienti per accudirci nella fase terminale della nostra vita? E c’è personale preparato per condurci dolcemente alla morte? Per me è stato toccante sentire che altri provavano il mio stesso bisogno. Io preferirei, se non fossi più in grado di deciderlo per me, che non prolungassero artificialmente la mia vita senza speranze, ma che mi si lasciasse morire serenamente e possibilmente senza dolore in un ambiente adatto a quel momento particolare della vita che è la morte di una persona, con la possibilità per i miei familiari di esserci se lo desiderano. Anche se il testamento biologico non ha ancora alcun valore legale, ho scelto di scriverlo lo stesso per far sapere a qualcuno queste cose. L’illusione di essere immortali mi preoccupa molto, rischia di generare convinzioni di onnipotenza che alla lunga non possono che ridurre la nostra capacità di compassione e solidarietà reciproca.
Anna Pi.